CISVAGRI

Nel 1992, nella sede del Vertice della Terra svoltosi a Rio de Janeiro, fu dichiarato che gli uomini sono al centro delle preoccupazioni relative allo sviluppo sostenibile, in quanto l’Uomo è parte dell’Ambiente.

 

L’11 dicembre 1997, nella città giapponese di Kyoto, in occasione della Conferenza delle Parti “COP 3” della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (UNFCCC), fu redatto, da più di 180 Paesi, il PROTOCOLLO DI KYOTO, Trattato internazionale in materia ambientale, riguardante il surriscaldamento globale.

Attualmente gli Stati che hanno aderito e ratificato il protocollo sono 191.

 

Nel dicembre 2015 si è svolto il Vertice di Parigi, a cui hanno partecipato 190 Nazioni, per discutere i termini di un nuovo Trattato sul cambiamento del clima, finalizzato a ridurre le emissioni globali di gas serra e a scongiurare il rischio di un pericoloso cambiamento climatico.

 

Tuttavia, i vertici mondiali dell’Ambiente, negli ultimi anni non hanno saputo rispondere alle aspettative, per mancanza di decisione politica, non raggiungendo accordi ambientali globali realmente significativi ed efficaci.

Come risultato ad oggi il pianeta Terra è in grado di sfamare poco più di 7 miliardi 152 milioni di persone, con circa 900 milioni che soffrono la fame.
Soltanto 200 anni fa eravamo 1 miliardo di persone e saremo 10 miliardi nel 2050.

 

Alla luce di quanto sopra, per la Green Economy, nasce il CISVAGRI – CENTRO INTERNAZIONALE DI STUDIO PER LA VALORIZZAZIONE DELL’AGRICOLTURA che,
con il CISVAM per la Blue Economy, si colloca nell’Area No Profit del PROGETTO WORLD, con lo scopo di operare in tutto il mondo per un’Agricoltura sostenibile, rispettando l’Ambiente e la Biodiversità dell’Agricoltura, fondamento del nostro sostentamento.

I suoi interlocutori principali saranno i Ministeri dell’Agricoltura, i Ministeri dell’Ambiente, l’IFAD, la FAO (formata da 191 Paesi più quelli della Comunità Europea), per accrescere i livelli di nutrizione, aumentare la produttività agricola, migliorare la vita delle popolazioni rurali e contribuire alla crescita economica mondiale.

In particolare, il CISVAGRI si impegnerà per trovare soluzioni alla complessa questione dell’OGM, dell’allevamento industriale (24 miliardi di animali d’allevamento), della deforestazione selvaggia, del land grabbing, ovvero l’accaparramento della terra da parte di Stati e di grandi corporazioni che sottraggono a comunità rurali già impoveriti, come il Mozambico molti Paesi dell’Africa, dove questo fenomeno è drammatico.

Si ricorda che la deforestazione, fenomeno sempre più inquietante ed irrazionale, sta distruggendo le foreste, il polmone del nostro Pianeta, che sono in stretto rapporto con il clima e la Biodiversità.

Tratterà inoltre soluzioni costruttive, sfruttando ad esempio l’Agroecologia e la Biodiversità vegetale, per una produzione che rispetti il corso della Natura.

 

PROGETTI IN CORSO

 

– CARBON FORever – la Transazione green degli ecosistemi digitalizzati 4.0 

  

– PROGETTI IN AFRICA

Attualmente, CISVAGRI, insieme a D.A.F.E.E.S. (Dipartimento Scienze Ambientali, Agricole, Food ed Energia da fonte rinnovabile), sta iniziando progetti di agricoltura innovativi in Senegal, in seguito all’adesione di vari Sindaci e di Associazioni agricole senegalesi, per migliorare le loro condizioni di vita tramite la realizzazione di progetti agricoli nei Comuni senegalesi associati.

Altri Paesi dell’Africa, come Costa D’Avorio e dell’Area Magrebina, e anche Paesi di altri Continenti, come la  Georgia e l’Uruguay, saranno oggetto della promozione di progetti innovativi agricoli.

L’educazione delle giovani generazioni africane, con il progetto Terra Madre, l’importanza degli orti per promuovere il consumo locale, anche con il recupero di terreni dismessi montani, la promozione dell’agricoltura locale agli investimenti di maggiori dimensioni, introducendo Ricerca ed Innovazione, saranno anch’essi tra i temi principali della mission del CISVAGRI.

Francesco Signoriello

Presidente

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